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Laboratori

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Laboratorio Arte - Terapia

L’arte terapia è una tecnica che utilizza i materiali artistici per favorire l’esplorazione, l’espressione e l’integrazione dei vissuti corporei, psicologici ed emotivi. L’utilizzo di modalità espressive non verbali, come la produzione artistica e l’uso libero e spontaneo dei materiali, promuove il recupero e lo sviluppo del processo creativo dell’individuo, alla base del benessere psico-affettivo, delle capacità di comunicazione e relazione.

I diversi momenti di realizzazione di un’immagine o di un oggetto artistico, così come le esperienze sensoriali evocate dai materiali stessi, facilitano il contatto con pensieri ed emozioni legati sia ad esperienze significative del passato che a quelle connesse al momento presente. I materiali, il processo creativo e l’immagineprodotta fungono quindi da veicolo e da contenitore per vissuti e affetti (a volte difficilmente comunicabili per via verbale) e permettono così l’acquisizione di un maggiore senso di competenza e di controllo sul piano emotivo. L’arte terapia non richiede alcuna preparazione tecnica o artistica.
Il lavoro ha luogo in uno spazio protetto, in un clima accogliente, di condivisione e ascolto privo di giudizio. Le immagini e i prodotti creativi che i partecipanti sono invitati a produrre non hanno finalità tecniche o estetiche ma sono il principale strumento di relazione con sé stessi e con l’altro.Le potenzialità creative ed espressive sono usate come strumento di ascolto, di comunicazione e di espressione di sé.

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Laboratorio di Cucina

Negli ultimi anni la cucina come arte si sta diffondendo a vari livelli, coinvolgendo e appassionando sempre più persone. La cultura dell’alimentazione sana, legata agli aspetti estetici, si interseca con quella più italiana, della buona cucina mediterranea, mentre diventa diffuso anche inEuropa la tradizione americana del multi etnico.

Un attività culinaria può abbracciare tutti questi aspetti, andando a esplorare cucine tradizionali, etniche o sperimentali. In cucina i minori possono acquisire competenze specifiche, che potranno avere un utilità anche lavorativa, ma soprattutto potranno garantire quella fantasia che potrebbe arricchisce la loro dieta e aumentarne il benessere.

Tra le attività individuate, questo laboratorio coniuga aspetti di espressione “artistica” con riscontri pratici immediati e l’ acquisizione pratica di capacità, conoscenze e competenze.

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Laboratorio di Storytelling

Il termine storytelling è formato da due parole inglesi: story e telling. Letteralmente, il termine può esser tradotto in italiano con le espressioni raccontare una storia, comunicazione narrativa o anche comunicazione creativa. Nella sostanza, lo storytelling è una tecnica di comunicazione che consiste nel raccontare una storia, anche autobiografica.
Spesso si pensa che la scrittura autobiografica si adatti più a persone adulte che agli adolescenti, per il maggior numero di ricordi a cui si può attingere “da grandi”. Non è così. Anche gli adolescenti hanno molto da raccontare: ricordi, anche in misura minore, sentimenti, paure, emozioni forti, provate per la primvolta, successi e sconfitte, passioni, amicizie, primi amori. Gli argomenti non mancano. Inoltre, scrivere di sé aiuta i ragazzi a guardarsi dentro, a conoscersi, a porsi domande e a trovare risposte, a cercare la propria strada: in altre parole a crescere. Nello storytelling la condivisione di un ricordo o di una storia è immediata, spontanea, tutta giocata sull’emozione del momento, cosi poi nella scrittura si ha modo di “isolare” il ricordo sulla pagina bianca, di prenderne coscienza e in alcuni casi anche le distanze, di rileggerlo e quindi di condividerlo con più consapevolezza. Oralità e scrittura rappresentano i due volti della parola. Lo storytelling abitua i ragazzi a ricordare, superando la paura di confrontarsi con le proprie esperienze; poi, a raccontare oralmente econdividere con i compagni il proprio vissuto e le proprie emozioni; infine, insegna a organizzare il proprio pensiero in modo coerente, dando chiarezza alle proprie emozioni e ai propri vissuti.

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Laboratorio di Cineforum

L’idea progettuale nasce dall’esigenza di creare spazi di riflessione individuale e di gruppo utilizzando il cinema come materiale-stimolo da cui trarre tematiche di discussione. Il film potrebbe in tal senso facilitare l’approccio dell’adolescente all’esperienza di condivisione nonché permettere a ciascuno di esercitarsi nel difficile passaggio di provare “a mettersi nei panni dell’altro”. La visione di un film potrebbe rivelarsi quindi utile ad attivare vissuti personali e ricordi del passato, che in seguito possono essere avviati ad un processo di rielaborazione individuale e di gruppo. La cinematografia ha assunto un ruolo ricreativo e artistico rilevante nei nostri tempi, penetrando
profondamente nella cultura e nell’abitudine quotidiana. L'acquisizione di conoscenze, spunti di riflessione o tematiche importanti, nei nostri tempi, passa anche attraverso la visione di prodotti televisivi e cinematografici. Il Cineforum diventa pertanto uno strumento capace di aiutare l’adolescente a riflettere, osservare aspetti sconosciuti della vita, cambiare prospettiva ed acquisire informazioni. Allo stesso tempo stimola profondamente il lato emotivo, portandolo ad elaborare, esprimere e contenere le proprie emozioni. La discussione che segue alla visione del film stimola il confronto, permette lo scambio di idee, favorisce l’empatia e la socializzazione tra pari.